Fantascienza, horror, western, kung fu sono i generi tramite i quali i b-movies americani sono riusciti a raccogliere un buon numero di appassionati in giro per il mondo.

Se voi siete tra questi ed avete una buona linea ADSL provate a visitare bmovies.com, un sito in cui è possibile vedere gratuitamente in streaming decine e decine di film, dagli anni ’40 agli anni ’80. E’ possibile trovare anche qualche chicca, come Metropolis di Fritz Lang o Il pianeta degli uomini spenti (Battle of the Worlds) , film cult anni ’60 dell’italiano Antonio Margheriti.

Certo, la qualità non è delle migliori (la risoluzione è di 400×300) e non vi è controllo sul film (niente forward/rewind) ma probabilmente questi dettagli non vi scoraggeranno.

Fonti:

geekissimo

fanpotai

Link: Dove finisce la Tv e comincia Internet – Davide Turi (RTI Interactive Media, gruppo Mediaset) su Apogeonline

…The Matrix come esempio di narrazione transmediale, ovvero come una storia raccontata su diversi media, per la quale ogni singolo testo offre un contributo distinto e importante all’intero complesso narrativo. nel modello ideale di narrazione transmediale, ciascun medium coinvolto è chiamato in causa per quello che sa fare meglio — cosicché una storia può essere raccontata da un film e in seguito diffusa da televisione, libri e fumetti; il suo mondo potrebbe essere esplorato attraverso un gioco o esperito come attrazione in un parco-divertimenti. […]

…al momento non abbiamo ancora a disposizione dei validi criteri estetici per giudicare opere transmediali  […]

Molti critici cinematografici sono abituati a pensare in termini di strutture narrative tradizionali e sempre più spesso parlano di collasso della narrazione. […] Stiamo piuttosto assistendo all’emergere di nuove strutture narrative, che si complicano ampliando la gamma di possibilità del racconto anziché tracciare un percorso lineare con un inizio, un centro e una fine. […]

…il centro dell’attenzione di Hollywood si è spostato dalle storie come generatrici di idee filmiche ai personaggi che possono sostenere dei sequel ai mondi che possono dispiegarsi su più piattaforme mediatiche.

Henry Jenkins, Cultura convergente, Apogeo, 2007

Lazio cross-mediale

ottobre 23, 2007

Stefano Martina mi segnala questa new [via Cinecittà News] :

Giulia Rodano, assessore alla Cultura della Regione Lazio, ha annunciato nell’ambito del convegno World Going Digital, organizzato dall’Anica, che la Regione metterà a disposizione un contributo di 1 milione di euro per la produzione di contenuti cross-mediali, ovvero adatti all’uso sulle diverse piattaforme. “Abbiamo capito che non si possono trasferire i contenuti televisivi e cinematografici sulle nuove piattaforme, servono invece contenuti ad hoc. Nei nuovi media si aprono nuovi mercati, quelli che prima erano chiamati “marginali”. Noi dobbiamo offrire contenuti adatti a creare un mercato legale. Bisogna produrre insieme agli utenti”, ha dichiarato Rodano.

Il caso CineTma

ottobre 17, 2007

Link: Cinema 2.0: i casi di successo e il non decollo di CineTma – Lafra su OneWeb 2.0